Alisson 6, Florenzi 6, Manolas 5.5, Fazio 6.5, Kolarov 6, Strootman 6, Gerson 7, Under 8, Perotti 6, El Shaarawhy 5.5, Dzeko 7. Punizione corta di Perotti per Kolarov che pennella in area di rigore trovando Fazio, pronto a svettare di testa trafiggendo Puggioni da posizione difficile. Il Benevento si difende con ordine e prova a ripartire ma al 60′ i giallorossi passano in vantaggio. Neanche il tempo di riordinare le idee ed è ancora il solito Under a coronare una prestazione super con la prima doppietta italiana: sinistro a giro meraviglioso che non lascia scampo all'incolpevole Puggioni - 75′ -. La Roma ha gestito con maggior calma il pallone e al 91' ha trovato il modo per mandare finalmente in gol anche Defrel a cui Dzeko ha concesso l'opportunità di calciare un rigore concesso da Manganiello per un fallo di mano di Djimsiti su un cross dalla destra dello stesso Dzeko. Dopo un lungo periodo opaco, la Roma sembra tornata ad avere un passo da squadra da vertice: "C'è ancora tantissimo di fare ma la squadra, nonostante il cambiamento del metodo di lavoro, ha assimilato quanto chiedevo". La prospettiva di Cengiz Under (anni venti, appunto) e Yann Karamoh (anni venti a luglio addirittura) è alquanto rosea: per due così, alla prima importante ribalta della Serie A, tutto ora è magnifico. "È stato un bel gesto". Il primo tempo si chiude sul punteggio di 1-1 e, per quanto visto in campo, è il risultato più giusto. E su Under: "Inizia a parlare bene". Nella prima frazione è la Roma a comandare nettamente a punti; il Benevento con carattere spigliato si affaccia nella metà campo avversario con Guillherme che cerca di aggirare la difesa capitolina. Under? Sono molto contento di lui, è un giocatore importante: è stato bravo, specialmente perché lo è stato in un momento psicologico non ottimale per la squadra. A partire dalla partita con il Genoa dall'espulsione di De Rossi, alle partite come quella con il Chievo dove abbiamo dominato senza concretizzare. Il sistema di gioco l'ho cambiato anche per facilitare i suoi movimenti. Anello debole, ma anche sfortunato nel trovarsi dalla sua parte i giallorossi migliori.
Il peso che il giovane attaccante ha avuto sulle spalle in questi mesi d'Italia, in effetti, è stato pesante. Vincere, evidentemente, non basta a tenere sereno Eusebio Di Francesco. Siamo stati bravi ad avere la pazienza per ribaltare la partita. Ma la squadra come sempre ha creato tanto in fase offensiva, mi infastidiscono di più i gol presi. Ma mi tengo di buono la vittoria: questo deve essere un punto di partenza per tornare a giocare come sappiamo fare bene.
Cosa ha pensato dopo il gol del Benevento?
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