L'operazione è stata svolta dalla Polizia di Stato che, a Cremona, ha chiuso tutti i nove centri di massaggi cinesi della città, con l'accusa di esercizio della prostituzione: per la prima volta sono stati perseguiti i locali come 'luoghi sospetti' e solo successivamente i titolari. Le irregolarità - tutte amministrative - riscontrate spaziano dalla mancanza delle condizione igieniche, alle licenze edilizie, fino alle irregolarità dei rapporti di lavoro.
Come hanno spiegato il questore Gaetano Bonaccorso e il capo della Squadra anticrimine Marco Mariconda lunedì in una conferenza stampa, le indagini sono partite dagli espliciti annunci pubblicitari su giornali e siti Internet e sono continuate con pedinamenti e appostamenti. In totale la chiusura ha riguardato 9 strutture. In quest'ultimo caso, infatti, il sequestro è complicato e la licenza può essere ceduta facilmente consentendo in questo modo la ripresa dell'attività in tempi brevi.
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